Rivolto a tutta la Comunità Centese
A tutti quelli che in questi giorni hanno dovuto abbandonare
le proprie case; a tutti quelli che hanno visto danneggiati i loro uffici,
negozi, servizi; a tutti quelli che hanno dovuto momentaneamente dislocare la
sede del proprio lavoro; a tutti quelli che non dormono più in casa, anche se
agibile, perché hanno paura che la terra torni a tremare; a tutti quelli che
sono in costante apprensione per i più deboli ed esposti al sisma, bambini,
anziani, infermi, ammalati; a tutti quelli che hanno perso la fiducia nelle
proprie possibilità e vivono angosciose ore di attesa senza sapere se mai ci
sarà una ripresa della vita normale.
A tutte queste persone, a tutti noi, diciamo che ci restano
ancora il bisogno di sentirci uniti e la voglia di condividere le difficoltà
del momento e di pensare insieme delle soluzioni; che sappiamo cosa è il senso
di cittadinanza e di mutuo soccorso grazie al quale siamo ancora in piedi e
possiamo parlare; che siamo pronti a occuparci di chi ha perso tutto come di
chi, per sua fortuna, ha ancora tutto; che continuiamo a credere nell’alta
qualità dei nostri servizi, sia pubblici che privati, e nel potenziale immenso
di coesione sociale che da essi può derivarne.
Dobbiamo guardare avanti, prefissarci uno scopo comune, che
non è quello di far finta di niente, piuttosto quello di imparare da quanto è
successo per impostare in maniera nuova la nostra vita di tutti i giorni, il
nostro lavoro e il nostro tempo in famiglia.
Con questo comunicato è nostra intenzione ricordare a tutti
che anche nei momenti più difficili non dobbiamo perdere di vista quel senso
alto, inscalfibile della nostra identità di uomini, cittadini lavoratori e persone
di buona volontà.
Per citare le parole di un grande politico americano: “Gli
esseri umani hanno bisogno di uno scopo. Ne abbiamo bisogno come individui,
abbiamo bisogno di percepirlo nei nostri concittadini, ne abbiamo bisogno come
società e come popolo.” (Robert F. Kennedy)
Firmato
Marco Amelio Confcommercio
Raoul Melotto Libreria Il posto delle fragole
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